Pianta originaria della Mesopotamia, è conosciuta e coltivata fin dalle epoche più antiche; testimonianza dell'uso delle lenticchie si ritrova nella Bibbia ( Genesi 25:34 «Allora Giacobbe diede a Esaù del pane e della minestra di lenticchie), era apprezzata tantissimo presso gli egizi infatti al Louvre sono esposte lenticchie provenienti da tombe egizie. Attualmente le lenticchie sono coltivate un pò dappertutto, in Asia, Turchia, America settentrionale e centrale e in Africa, anche se il maggiore produttore di lenticchie di ottima qualità risulta essere l’Italia.
Le regioni italiane maggiori produttrici di lenticchie sono Umbria, Puglia, Lazio, Campania e Abruzzo.
Le lenticchie sono considerate legumi ad alto valore nutritivo per l’abbondante contenuto in proteine (tra le leguminose sono le più ricche), presentano un modesto contenuto in potassio, fosforo, ferro, fibra e inoltre apportano vitamine del gruppo B.
E’ sbagliato pensare che il consumo di lenticchie possa apportare all’organismo umano molto ferro in quanto il ferro contenuto nelle lenticchie è ferro non eme per cui il suo assorbimento a livello
intestinale non è soddisfacente come il ferro eme contenuto nella carne, inoltre la presenza di fibra alimentare interferisce negativamente sull’assorbimento delle ferro non eme per cui la biodisponibilità del ferro nelle lenticchie è piuttosto bassa.